Una volta serviva come prigione e oggi è un promemoria.
“Coloro che non imparano dalla storia, sono condannati a ripeterla.“
Ci sono molti luoghi e momenti nella storia che tutti vorrebbero dimenticare. Uno di questi posti è l’isola Goli otok in Croazia.
L’isola si trova nella Regione Litoraneo-montana, ha una superficie di 4,5 km² ed è una delle 1300 isole in Croazia.
A causa della posizione dell’isola e dell’esposizione al forte vento di bora, l’isola è priva di vegetazione. Il nome dell’isola in croato ti spiega molto visto che Goli Otok vuol dire “isola nuda“. A causa di queste circostanze, l’isola non è mai stata abitata permanentemente.
Questa isola è nota perché una volta era una delle prigioni più famigerate d’Europa ed è stata soprannominata l’Alcatraz croato perché era impossibile fuggire da lì.
Grande divisione
Dopo la seconda guerra mondiale, nel 1948, il presidente della Jugoslavia Josip Broz Tito e il capo del Partito comunista dell’Unione sovietica Josif Stalin hanno litigato a causa delle diverse opinioni sul partito comunista. Questo conflitto è noto come Conflitto sovietico-jugoslavo e ha portato all’esclusione della Jugoslavia dall’Ufficio d’informazione dei partiti comunisti e operai, dal Cominform.
Il campo di prigionia politico Goli otok fu fondato nel 1949 per riformare tutti i sostenitori della filosofia di Stalin e gli oppositori al Partito comunista della Jugoslavia. Si stima che circa 32.000 prigionieri siano stati detenuti nel campo durante gli anni con almeno 400 persone che non sono sopravvissute le condizioni di lavoro e vita su Goli otok.
Il campo fu chiuso nel 1956 quando divenne una prigione, poi una casa di correzione minorile fino alla sua chiusura definitiva nel 1988. Oggi serve come un oscuro richiamo della storia a tutti coloro che visitano le sue mura impenetrabili.
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